Dalla pianificazione e schedulazione della produzione alla gestione avanzata dei fornitori in una supply chain integrata
L'azienda
Orthofix è stata fondata nel 1980 a Verona e da allora si è evoluta ed è cresciuta fino a diventare una delle aziende leader nel settore dei dispositivi medici. Oggi ha la sede principale in Texas e i suoi oltre 1.000 dipendenti si occupano ogni giorno di migliorare la vita dei pazienti attraverso soluzioni innovative e di alta qualità per l’ortopedia ricostruttiva e rigenerativa e le patologie della colonna vertebrale.
L’azienda ha due divisioni, Orthofix Spine e Orthofix Orthopaedics, e distribuisce le diverse linee di prodotto in più di 60 paesi in tutto il mondo.
La sfida
Orthofix voleva eliminare le attività senza valore aggiunto e gli sprechi e ridurre il più possibile quelle a valore aggiunto per il cliente successivo, così da operare in un sistema “a flusso teso”. In particolare, l’esigenza di re-ingegnerizzare i processi era fondamentale al fine di realizzare i prodotti finiti su richiesta dei clienti, in un sistema pull senza obsolescenze di magazzino.
Orthofix ha aggiornato la totalità dei processi, agendo sulla Supply Chain nel suo complesso. Una scelta resa necessaria anche dal fatto che l’azienda era cresciuta, spostando la sua sede negli USA, ma mantenendo anche una sede europea in Italia e altre filiali in Inghilterra, Francia, Germani, Svizzera, Brasile e Porto Rico. A questo si aggiunge una fitta rete di distributori in più di 80 paesi.
La soluzione
Il progetto ha visto l’implementazione di tre sistemi informativi che si sono facilmente integrati tra loro: l’APS CyberPlan, l’ERP Oracle e la piattaforma web IUNGO.
CyberPlan permette di gestire il piano MPS su base mensile e l’MRP gira due volte al giorno creando la lista delle priorità per i reparti di assemblaggio, l’officina meccanica e per l’expediting verso i fornitori.
Risultati
I tre sistemi hanno permesso di integrare la Supply Chain con vantaggi sul livello di servizio, che è aumentato dall’80% al 98%; riduzione dei lead time da tre mesi a una settimana; riduzione dei livelli di stock di magazzino del 50%.